La cassaforma (formwork) è imballo dentro cui viene messo in pratica il getto di calcestruzzo allo stato fluido e dove rimane fino alla fine del processo di solidificazione. Iniziata la fase di indurimento, effettuando una resistenza meccanica avente lo scopo di garantire l’assorbimento delle sollecitazioni, la struttura è sottoposta alla scasseratura (o disarmo), ovvero la cassaforma perde la sua funzione e può essere rimossa in quanto la struttura è ormai in grado di reggersi autonomamente.
La scasseratura può rimanere inglobata nell’opera anche dopo l’indurimento del calcestruzzo (detta “a perdere”).
Per agevolare la scasseratura, le pareti interne delle cassaforme vengono trattate con prodotti disarmanti.
Le cassaforme possono essere realizzate con diversi materiali:
– in legno (più utilizzata);
– pannelli metallici (più utilizzata);
– elementi a base di polistirolo espanso;
– elementi in materiali fibro-compressi o compensati.
Le casseforme vengono utilizzate anche per realizzare vespai, intercapedini e pavimenti aerati, per il consolidamento dei terreni, ecc.